La fotografia di Christian Basetti nasce dall’incontro tra estetica e memoria, tra la poesia della luce e la forza evocativa dei luoghi. Il suo lavoro, sviluppato nell’ambito della fotourbex (urban exploration fotografica), non si limita a documentare l’abbandono, ma cerca di restituire dignità e fascino a ciò che il tempo ha dimenticato.
Basetti ha scelto di concentrare la sua ricerca sul patrimonio architettonico italiano, animato da un autentico spirito patriottico. Nei suoi scatti, ville, teatri, chiese e palazzi storici diventano scenografie silenziose, illuminate da bagliori che riportano in vita la bellezza perduta. Ogni fotografia è un invito a soffermarsi, a riconoscere il valore di ciò che appartiene alla nostra cultura e che rischia di svanire nell’indifferenza.
Il progetto VaPensiero
“I versi di Giuseppe Verdi, contenuti nel Va, pensiero del Nabucco, mi hanno ispirato a portare avanti negli anni il mio progetto basato su antiche bellezze architettoniche italiane in decadenza; li ho trovati perfetti per esprimere la sensazione di perdizione di un patrimonio storico come quello italiano, un’ode al risollevarsi e ritrasmettere al mondo intero il gusto dell’arte e del bello che ci ha sempre contraddistinto.”
Così Basetti introduce il suo progetto VaPensiero, un percorso artistico che lega la fotografia alla memoria storica e culturale. Non un semplice omaggio, ma un atto di resistenza estetica contro l’incuria e il tempo.
Il cuore di questo lavoro è profondamente legato al Risorgimento, epoca in cui il patriottismo italiano raggiunse il suo apice. Molti dei palazzi e delle architetture fotografate appartengono proprio a quel periodo, simboli di un’Italia che seppe affermare la propria identità. Basetti restituisce loro orgoglio e bellezza, contrapponendo all’oblio un linguaggio fotografico che mescola rigore estetico ed emozione.
Estetica e poetica della luce
Normalmente chi osserva questi luoghi vede solo decadenza e malinconia. Basetti, invece, scava sotto la polvere e il disfacimento per rivelare la bellezza nascosta. I suoi scatti, realizzati con uno stile fine art dal carattere quasi pittorico, sono ispirati al chiaroscuro di Caravaggio: come il maestro che elevava mendicanti e figure marginali a protagonisti nobili delle sue tele, così l’artista trasforma palazzi decrepiti in soggetti monumentali, dove la luce trapassa le ombre e illumina tesori destinati a svanire.
Ogni immagine diventa così una testimonianza di fascino ed eleganza, un viaggio nel tempo capace di emozionare chi guarda e di risvegliare l’orgoglio per le radici culturali italiane. Basetti si definisce un “crono reporter” che non si limita a rappresentare, ma reinterpreta, trasmettendo la magnificenza perduta di luoghi dimenticati.
Arte come sensibilizzazione
Oltre al valore artistico, il lavoro di Basetti ha una forte valenza civile: sensibilizzare il pubblico alla valorizzazione del patrimonio architettonico italiano, troppo spesso lasciato in abbandono. Ogni scatto è un invito a riscoprire e custodire la creatività che da sempre distingue il nostro Paese, ma anche un ponte verso l’estero, per far conoscere la ricchezza storica italiana attraverso una prospettiva inusuale e profondamente emotiva.
La mostra alla Galleria Quadrifoglio
In questo periodo le opere di Christian Basetti sono protagoniste della mostra in corso presso la Galleria Quadrifoglio di Rho, aperta dal 10 settembre all’11 ottobre 2025, con inaugurazione ufficiale sabato 13 settembre alle ore 18.30.
Un’occasione unica per immergersi nel progetto VaPensiero e lasciarsi guidare in un viaggio fotografico tra bellezza, memoria e fascino senza tempo.